Road to Mont Blanc: Progetto di sensibilizzazione sul tumore al pancreas di Massimo Canonica
Giugno 4, 2019Road to Mont Blanc: l’importanza dell’esercizio fisico per superare stanchezza e paura, intervista di Max Canonica
Giugno 30, 2019E’ essenziale parlare dei sintomi e dei fattori di rischio sul tumore al pancreas in modo da informare la popolazione sui segni di questa patologia. I sintomi sono spesso confusi con altre patologie perche’ spesso sono troppo vaghi (come dolore addominale o mal di schiena).
Abbiamo chiesto a Max, ideatore della campagna di sensibilizzazione sul tumore al pancreas “ROAD TO MONT BLANC” di raccontarci come e’ iniziata la sua storia con il tumore al pancreas, dai sintomi alla diagnosi. Max ha ricevuto una diagnosi di tumore al pancreas allo stadio III, e’ poi seguito l’intervento chirurgico e successivamente la chemioterapia adiuvante a base di Gemcitabina.
Caro Max, quali sono stati i tuoi sintomi? Nel mese di novembre 2017 mi sono accorto di avere difficoltà digestive, perdita di peso, debolezza e stanchezza continua e un fastidioso prurito diffuso.
Hai spiegato al tuo medico di base i tuoi sintomi? Ho spiegato al mio medico i sintomi blandi e vaghi e mi sono fatto prescrivere un pool di esami ematici generici. Gli esami precedenti (6 mesi prima) erano nella norma. Avevo effettuato anche una precedente ecografia addominale (12 mesi prima), anche quella nella norma. Con il perdurare di sintomi ho preso per una settimana Omeprazolo Antra e Maalox di mia iniziativa.
Chi ha fatto la diagnosi della tua malattia? Gli esami del sangue hanno dato risultati pessimi in termini di valori alterati. Per questo mi sono recato dalla mia amica radiologa in ospedale. Li’ ho fatto ecografia su mia richiesta, ho poi fatto tac torace-addome con mezzo di contrasto. Il radiologo ha fatto una diagnosi di lesione tumorale della testa pancreas e nel giro di dieci minuti mi ha organizzato consulto con il chirurgo. In reparto il chirurgo mi ha prospettato l’ipotesi di un tempestivo intervento di duodenocefalopancreasectomia, previo consulto con gli oncologi del team.
A quale stadio e’ stato diagnosticato il tumore? Lo stadio del mio tumore e’ stato classificato come T3 N2 M0 adenocarcinoma duttale del pancreas, stadio III. Per chiarimento:
-Tumor (T): Quanto e’ grande il tumore primario? Dove e’ localizzato?
– Node (N):Il tumore ha intaccato I linfonodi? Se si, quanti?
– Metastasis (M):Il tumore e’ diffuso in altri organi? Se si dove e quanto diffuso?
– Stadio III: Un tumore di qualsiasi dimensione che ha intaccato 3 o piu’ linfonodi ma non ha intaccato arterie, vene, o latre parti del corpo (T1, T2, or T3, N2, M0).
Quanto tempo e’ trascorso tra i sintomi e la diagnosi? Dai primi sintomi generici alla diagnosi è trascorso un mese e mezzo, complice un viaggio di piacere. Diagnosi ed intervento chirurgico sono stati effettuati presso l’ospedale S. Giovanni Bosco a Torino, tutto e’ accaduto nell’arco di 3 giorni.
Hai casi di tumore al pancreas in famiglia? Nessun caso in famiglia.
Cosa ti e’ mancato durante questo percorso? Il medico di base mi semplifica la vita perché mi compila le richieste ed impegnative via email, per il resto è completamente assente. E’ mancata totalmente la figura di un medico “broker” che tiene insieme e dirige un team.di specialist. Il medico di famiglia non mi avrebbe prescritto una TAC di controllo in prima battuta, troppo costosa per il Sistema Sanitario Nazionale. Il paziente deve attivarsi in proprio per informarsi, cercare consulenze organizzare visite, aggiungendo stress a stress. I centri non comunicano tra di loro e non esistono corrette informazioni su trial clinici. Non tutti i pazienti hanno la formazione e l’attitudine a mettersi in gioco autonomamente. Gli oncologi non mettono mai in atto visite di medicina interna sui loro pazienti che sono spesso disorientati. Personalmente mi faccio seguire da un’amica che e’ medico di base, e’ una brava diagnosta che si ricorda di auscultarmi, palpare l’addome e misurarmi la pressione. In genere l’oncologo legge i referti di tac e valori ematici, markers, esprime perplessità e mi augura buona fortuna …rimandandomi al prossimo controllo!
Hai consultato altri medici per avere una SECONDA OPINIONE? Dopo l’intervento e la chemioterapia adiuvante, nel gennaio 2018 ho iniziato a consultare altri centri mediante visite di second opinion e a confrontarmi per chemioterapie, radioterapia ed immunoterapia. Sono stato a Verona, all’ospedale S. Raffaele di Milano, all’IEO (Istituto Oncologico Europeo), Siena, tutti i centri di Torino Molinette (Gradenigo, Candiolo, Mauriziano, Lugano (Svizzera), Tel Aviv (Israele), Heidelberg (Germania).
Ho effettuato analisi di mutazioni genetiche somatiche su tessuto tumorale presso Foundation One in Germania, per identificare la possibile presenza di mutazioni genetiche come BRCA1 e BRCA2 e instabilità dei microsatellite (MSI), per i quali esistono targeted therapies, ossia terapie di precisione per queste mutazioni. Per BRCA esistono i PARP inibitori e per MSI esiste il farmaco Keitruda. Il mio tumore non presentava queste mutazioni. In base alla mia esperienza, posso concludere dicendo che bisogna avvalersi delle informazioni dei centri di riferimento che sono in contatto con centri europei ed americani per gli sviluppi della ricerca di base e clinica.
Riportiamo l’elenco dei sintomi e dei fattori di rischio del tumore al pancreas:
SINTOMI
– Dolori addominali
– Dolori Lombari (in mezzo alla schiema)
– Diagnosi improvvisa di diabete
– Indigestione
– Perdita significative di peso
– Ittero
– Feci chiare e maleodoranti
– Calcoli biliari
– Sindrome dell’intestino irritabile
– Gastrite
– Gastroenterite
– Malattie del fegato
FATTORI DI RISCHIO
– Eta’
– Familiarita’, predisposizione genetica
– Diabete
– Dieta
– Fumo
– Abuso di alcool
– Pancreatite Cronica
– Morbo di Chron’s
– Altri tumori
– Malattia paradontale