REPORT ANV 2015
Dicembre 10, 2015Concerto di fine anno: GOSPEL TIMES
Dicembre 23, 2015
Michele Reni, MD
Dipartimento di Oncologia Medica, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano
La mia formazione specialistica e la mia carriera professionale si sono svolte presso l’Oncologia dell’Istituto Scientifico San Raffaele, dove mi sono specializzato in Radioterapia Oncologica prima e in Oncologia Medica in seguito. Ho iniziato a occuparmi del tumore del pancreas quasi per caso, all’inizio del 1997.
In quel periodo, questa patologia era gestita in pratica solo dai chirurghi. Mi trovavo a passare per caso davanti allo studio del mio responsabile mentre il primario nonché Maestro della chirurgia pancreatica, il professor Di Carlo, si lamentava del nichilismo degli oncologi nei confronti della patologia e chiedeva di identificare un referente che si rimboccasse le maniche e cercasse di fare qualcosa di più.
Da allora, sono stati promossi dal nostro gruppo una ventina di studi clinici indipendenti. Tra i più rilevanti, ricordo il primo studio a livello mondiale che dimostrò la superiorità dell’associazione di chemioterapici rispetto all’uso di un singolo farmaco nel trattamento della malattia in stato avanzato e non operabile chirurgicamente che fu pubblicato 10 anni fa sulla prestigiosa rivista “Lancet Oncology”. La maggiore efficacia dell’utilizzo degli schemi di combinazione è stata in seguito confermata anche da un gruppo indipendente francese nel 2011 e da uno studio di un’azienda farmaceutica nel 2013. Lo schema è stato successivamente modificato (studi PACT-5, PACT-6, PACT-9) confermando i risultati osservati, migliorandone la tolleranza e semplificandone gli aspetti logistici a vantaggio dei pazienti. Lo studio PACT-17, recentemente concluso e pubblicato ha ulteriormente confermato che lo schema a 4 farmaci è in grado di ottenere, su una popolazione meno selezionata di pazienti, gli stessi risultati dello schema FOLFIRINOX, molto più tossico e difficile da somministrare.
Il nostro gruppo è stato il primo a livello mondiale a completare, con risultati molto promettenti, uno studio (PACT-7) di confronto tra una combinazione chemioterapica e l’uso di un singolo farmaco per il trattamento post-operatorio dei pazienti sottoposti ad asportazione chirurgica del tumore. Anche in questo settore sono ora in corso studi confirmatori a livello mondiale.Anche il concetto di terapia di mantenimento con l’impiego di farmaci antiangiogenetici dopo chemioterapia di induzione per la malattia metastatica è stato introdotto nel tumore del pancreas, per la prima volta e con successo, da uno studio multicentrico (PACT-12) coordinato dal San Raffaele.
Nel corso degli anni si è andato consolidando un intenso rapporto di collaborazione multidisciplinare con chirurghi, radioterapisti, gastroenterologi, radiologi, patologi, medici nucleari che ha portato ad avviare e concludere numerosi progetti di ricerca nonché a migliorare e completare l’offerta terapeutica per i pazienti.
Anche l’interazione con i ricercatori di base e traslazionali è cresciuta in modo consistente permettendo di rendere più completi i progetti di ricerca e approfondire la conoscenza della malattia.