Quali sono i migliori ospedali e specialisti al mondo per lo studio e la cura del cancro del pancreas?
Aprile 25, 2015Jazz night e Tennis Family cup
Maggio 23, 2015Barbara Orelli, PhD
Columbia University Medical Center, New York (USA)
La Dr.ssa Barbara Orelli e’ una giovane scienziata che non solo dedica la sua vita alla ricerca di una cura per il cancro del pancreas, ma e’ anche costantemente coinvolta nell’aiutare i pazienti affetti da questo tumore. Barbara e’ attivamente coinvolta nelle organizzazioni locali che lavorano per migliorare la vita degli ammalati e delle loro famiglie.
E’ molto raro incontrare scienziati come Barbara, il suo impegno scientifico nella ricerca e’ accompagnato da una grande umanita’ nell’aiutare i pazienti affetti da cancro del pancreas.Sono ricercatrice postdoc nel laboratorio del Dott. Kenneth Olive presso Columbia University Medical Center in New York. Il laboratorio del Dott. Olive si dedica completamente alla studio e alla cura del cancro del pancreas. Per raggiungere questo obiettivo il Dott. Olive ha creato un cosiddetto “mouse hospital”, un vero e proprio ospedale per topi da laboratorio, sui quali si possono fare test clinici e sperimentare nuovi farmaci, proprio come succede nei pazienti che vengono sottoposti a trials clinici. Il topo ingegnerizzato KPC che utilizziamo nei nostri laboratori ha le stesse mutazioni genetiche che si trovano molto spesso nei pazienti con tumore del pancreas.
Per questo motivo questi animali ingegnerizzati sviluppano tumori perfettamente riconducibili a tumori pancreatici dell’uomo e rappresentano quindi un ottimo modello clinico. Come avviene per i pazienti in ospedale, i topi vengono diagnosticati con tumore al pancreas, vengono sottoposti a trials clinici e suddivisi in diversi gruppi di trattamento. La crescita del tumore viene monitorata regolarmente attraverso immagini ecografiche. Una serie di test valutano la somministrazione e l’efficacia del farmaco testato nel tumore. In conclusione, la reazione del tumore al farmaco e il tasso di sopravvivenza vengono valutati negli animali sottoposti a trials clinici.Il mio progetto di ricerca consiste nello stabilire studi preclinici per valutare l’efficacia di farmaci che inibiscono PARP (poly ADP ribose polymerase) nel tumore pancreatico. E’ stato dimostrato che gli inibitori di PARP sono efficaci nel cancro al seno con mutazione BRCA e in pazienti con tumore ovarico. Dato che il 10% dei pazienti con tumore al pancreas hanno mutazioni nel gene BRCA2, vogliamo investigare come tumori del pancreas con o senza mutazioni BRCA2 rispondano al trattamento con questi inibitori. Testeremo gli inibitori PARP da soli o in combinazione con altri chemoterapici, come il cisplatino, in modo da identificare la terapia piu’ efficace. Studieremo i meccanismi di resistenza e/o di risposta al farmaco e cercheremo di individuare marcatori biologici che possano predire quale paziente puo’ beneficiare del trattamento con inibitori di PARP. I risultati che otterremo con questo studio preclinico forniranno nuovi importanti dati per il trattamento del cancro del pancreas con mutazione BRCA2.
Al di fuori del mio lavoro in laboratorio, mi occupo di pazienti con cancro del pancreas. Mensilmente partecipo ad un gruppo di supporto per i pazienti affetti da questa malattia proprio nell’ospedale di fronte al mio laboratorio alla Columbia University. Ascoltare le storie dei pazienti e i loro sforzi quotidiani, le loro emozioni e il loro impegno per combattere questa battaglia, mi ispira molto e mi da’ motivazione per lavorare di piu’, sia all’interno che all’esterno del laboratorio, per migliorare le vite di questi pazienti. Per questo motivo lavoro come volontaria per il Pancreatic Cancer Action Network (www.pancan.org), un’organizzazione che da’ speranza ai tanti pazienti con cancro del pancreas, attraverso il supporto della ricerca scientifica, fornendo servizi per pazienti e famiglie e creando conoscenza su questa malattia mortale. La cura del tumore del pancreas forse non e’ proprio dietro l’angolo, ma spero che il mio impegno nel combattere questa malattia, sia come scienziata che come persona, abbia un impatto significativo nelle vite dei pazienti affetti da cancro del pancreas.