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Ministero della Salute definisce gli standard per la Rete Nazionale delle Pancreas Unit
Febbraio 15, 2025
Pancreatite acuta
La pancreatite acuta è una malattia infiammatoria del pancreas causata da diversi fattori. E’ una condizione comune e rappresenta la terza causa principale di ricovero ospedaliero legato a malattie gastrointestinali, contribuendo a costi sanitari significativi. Studi epidemiologici recenti hanno mostrato un aumento dell’incidenza globale.
Presentazione clinica
Il sintomo principale è un dolore lancinante, mai sperimentato prima, che parte dalla zona dello stomaco e può irradiarsi alla schiena, descritto spesso come un dolore “a cintura”. Nausea e vomito rappresentano sintomi comuni. A seconda della gravità della malattia, i pazienti possono manifestare sintomi aggiuntivi come tachipnea, febbre, tachicardia e persino segni di shock.
Diagnosi della pancreatite acuta
La diagnosi di pancreatite acuta si basa sul riconoscimento di due dei seguenti tre criteri:
- Sintomi caratteristici (dolore epigastrico irradiato alla schiena)
- Livelli elevati di lipasi (o amilasi) sierica, almeno tre volte il limite superiore della norma
- Reperti tipici all’imaging. Alla presentazione, una TAC è indicato solo in caso di incertezza diagnostica o per escludere altre condizioni potenzialmente letali.
Cause della pancreatite acuta
I calcoli biliari sono la causa principale di pancreatite acuta, e la cosiddetta pancreatite biliare rappresenta il 50-60% dei casi. L’alcol è la seconda causa principale di pancreatite acuta (20% dei casi). Pertanto, l’uso di alcol dovrebbe essere valutato al momento del ricovero per determinare se è necessario un trattamento per l’astinenza. Questi pazienti dovrebbero anche ricevere counseling per affrontare l’abuso di sostanze e prevenire recidive. In circa il 15% dei casi di pancreatite acuta non si riesce a determinare una causa specifica.
Trattamento della pancreatite acuta
Gli aspetti chiave della gestione iniziale della pancreatite acuta includono: reintegro di fluidi, nutrizione, terapia antibiotica, colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) urgente (e’ indicata solo in caso di colangite associate), una gestione del dolore.
Pancreatite Cronica
La pancreatite cronica è definita da un’infiammazione continua del pancreas che si manifesta con dolore addominale, maldigestione, diabete mellito dovuto all’insufficienza pancreatica endocrina e un aumento del rischio di tumore al pancreas.
La presentazione clinica varia in base allo stadio della malattia. L’incidenza annuale riportata della pancreatite cronica è relativamente consistente in tutto il mondo, con circa 30-50 casi ogni 100.000 individui e aumenta con l’età, con un’età mediana alla diagnosi tra i 51 e i 58 anni. Tradizionalmente, la pancreatite cronica è stata considerata più comune negli uomini, in particolare in quelli che consumano quantità eccessive di alcol, con una frequenza fino a cinque volte superiore rispetto alle donne. In generale, l’incidenza della pancreatite cronica sembra essere in aumento nell’ultimo decennio, probabilmente a causa di una migliore diagnosi, poiché i tassi di consumo di alcol e fumo sono rimasti relativamente stabili.
Cause della pancreatite cronica
La causa più comune di pancreatite cronica è l’abuso di alcol, responsabile del 40-70% dei casi nei paesi occidentali e di tassi simili in Giappone. Il fumo di sigaretta è un altro importante fattore di rischio indipendente che accelera la progressione della malattia, Nei paesi occidentali, il 20-50% dei casi di pancreatite cronica ha altre cause, tra cui: mutazioni genetiche, con alterazioni genetiche comuni nei geni PRSS1, CFTR e SPINK1; cause ostruttive come tumori pancreatici, cicatrici, calcoli duttali; disturbi metabolici come l’iperlipidemia; pancreatite autoimmune (AIP); pancreatite acuta ricorrente.
Presentazione clinica e diagnosi della pancreatite cronica
La pancreatite cronica si manifesta con dolore addominale persistente, perdita della funzionalità pancreatica e alterazioni strutturali visibili agli esami di imaging, ma questi segni sono evidenti solo nelle fasi avanzate, quando il pancreas è già fibrotico. Nelle fasi iniziali, la diagnosi è difficile per la mancanza di cambiamenti chiari. Nelle fasi avanzate, si osservano fibrosi, calcificazioni, dilatazione dei dotti pancreatici e complicanze come pseudocisti o trombosi venose. La pancreatite cronica va sospettata in pazienti con dolore cronico, storia di pancreatite acuta o abuso di alcol, soprattutto se presenti segni di insufficienza pancreatica. Gli esami di imaging (TAC o risonanza magnetica) sono fondamentali, mentre l’ecografia endoscopica e i test funzionali (elastasi fecale) aiutano nei casi dubbi.
Gestione della pancreatite cronica
La gestione mira a controllare i sintomi, trattare l’insufficienza pancreatica e prevenire complicanze. Il dolore, sintomo principale, può richiedere terapie invasive come procedure endoscopiche (rimozione di calcoli, stent) o chirurgiche (drenaggio o resezione). L’insufficienza esocrina si tratta con enzimi pancreatici sostitutivi, mentre l’insufficienza endocrina (diabete di tipo 3c) spesso richiede insulina. Un approccio multidisciplinare è essenziale per personalizzare il trattamento e migliorare la qualità di vita.
Ringraziamo il Professor Gabriele Capurso, Responsabile di Unità Funzionale di Ricerca Clinica presso l’Unità Operativa di Endoscopia Biliopancreatica ed Ecoendoscopia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e Vice Direttore del Centro per la Ricerca e Cura sulle Malattie del Pancreas del San Raffaele.
Fonte delle informazioni: EPC PANCREAS ACADEMY