Il Rosa e il Viola, di Valeria Gamba
Marzo 4, 2019Riflessioni sul World Pancreatic Cancer Coalition meeting 2019, Florida
Maggio 23, 2019Riportiamo di seguito l’intervista ad Andrea Chiaravalli, artista milanese che con le sue opere sostiene su piu’ fronti la ricerca scientifica, tra cui quella sul tumore al pancreas. Da tempo Andrea e’ a fianco della Fondazione Nadia Valsecchi che, grazie al suo impegno, continua a finanziare importanti progetti in centri di eccellenza italiani.
Caro Andrea, dove vivi e di cosa ti occupi?
Vivo a Milano, dove gestisco un’antica gioielleria della mia famiglia che ha più di 100 anni. Disegno gioielli e pezzi di argenteria e ne curo anche la realizzazione artigianale, tutta italiana.
Come sei venuto a conoscenza della Fondazione Nadia Valsecchi?
Mia figlia Marta, che è un giovane medico oncologo, è stata supportata in un periodo della sua formazione in medicina dalla Fondazione Valsecchi: Marta è stata per 6 mesi in America al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dove ha finalizzato la sua tesi di laurea in medicina sugli studi clinici del tumore al pancreas. Proprio a New York ho avuto l’occasione di conoscere i famigliari fondatori della Fondazione Nadia Valsecchi Onlus e siamo diventati amici.
Qual e’ la tua esperienza con il tumore al pancreas?
Il padre di mia moglie Clara, che era medico, è mancato a 67 anni per un tumore al pancreas pochi anni prima di mia figlia Greta, che purtroppo è venuta a mancare a soli 9 anni per un tumore al cervello. Questa esperienza così diretta mi ha lasciato una ferita nel cuore e una sensibilità particolare sui problemi di questa malattia.
Una delle tue passioni e’ l’arte e la pittura. Puoi parlarci di come e’ nata questa passione, quale tipo di pittura, quali sono i tuoi soggetti?
Ho studiato pittura al liceo artistico, poi ho frequentato l’Accademia di Brera e la scuola di arte applicata al Castello Sforzesco di Milano. Sono stato spinto a dipingere inizialmente da un mio professore, e malgrado il mio lavoro a tempo pieno nei gioielli, sono riuscito a realizzare diverse mostre personali e partecipare a collettive. Inoltre collaboro come artista su alcune riviste, eseguendo ritratti e illustrazioni. Come pittore amo dipingere il corpo umano e tramuto in pittura le mie passioni: è un modo per viverle anche dalla scrivania del mio studio. Sono un ex ufficiale degli alpini ultra-trail runner e motociclista, questo mi ha portato a dipingere motociclette, automobili, uomini in corsa e spaccati di natura. Alcuni miei lavori potete visionarli su https://ap.saatchionline.com/account/profile/174761 o su il mio profilo instagram @motobast: https://www.instagram.com/motobast/
Da tempo hai deciso di sostenere la ricerca scientifica sul tumore al pancreas attraverso la vendita dei tuoi quadri. In questo modo non solo sostieni la ricerca ma crei anche consapevolezza su questa malattia che colpisce quasi 14,000 persone l’anno in Italia e la cui incidenza e’ in costante aumento. Come e’ nata questa idea?
Sensibilizzato dal cancro che ha più volte colpito la mia famiglia (anche mio papà e mia zia sono mancati giovani per un tumore) e da mia figlia che sta specializzandosi in oncologia, ho sentito il bisogno di fare qualcosa di concreto. Cerco di aiutare a mio modo con la pittura a raccogliere i fondi per aiutare la ricerca e rendere queste malattie curabili. Non sono uno scienziato ma un’artista e così ho deciso di devolvere il compenso dei mie quadri fino ad arrivare a una cifra tonda!! Quindi ho selezionato 4 organizzazioni ONLUS di cui conosco i fondatori e così per aggiudicarsi il mio lavoro non resta che fare direttamente la donazione ad una di queste Onlus in ricordo di mia figlia Greta. Proprio negli ultimi mesi sono riuscito a vendere su ordinazione una serie di quadri che ritraggono motociclette e auto da corsa e così i miei clienti oltre che donare la cifra alla Fondazione Valsecchi hanno avuto il modo di conoscere il vostro lavoro e la vostra attività.
Cosa proporresti ai tuoi colleghi artisti amatoriali per fare in modo che i proventi dell’arte siano di sostegno alla ricerca scientifica e agli ammalati?
Penso che sia una cosa importante darsi un traguardo, potrebbe essere una sola mostra o come nel mio caso anche il raggiungimento di una cifra. Questo traguardo ci spingerà a lavorarci con più cuore, niente di complicato, con calma e passione, siamo artisti performer non manager di industria!
Per seguire Andrea: https://www.instagram.com/motobast/
https://ap.saatchionline.com/account/profile/174761