Presentazione Associazione Nadia Valsecchi
Marzo 21, 2015Quali sono i migliori ospedali e specialisti al mondo per lo studio e la cura del cancro del pancreas?
Aprile 25, 2015Vincenzo Corbo, PhD
Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL), Cold Spring Harbor, NY, USA
Il Dr. Vincenzo Corbo e’ un giovane ricercatore con una grande esperienza nello studio del cancro del pancreas. Vincenzo ha conseguito il suo Dottorato di Ricerca presso l’Universita’ di Verona, lavorando a fianco del Dott. Aldo Scarpa all’ARC-NET Research Center, riferimento a livello nazionale e internazionale per la cura e la ricerca scientifica del cancro al pancreas.
In seguito Vincenzo si e’ trasferito negli Stati Uniti dove sta attualmente lavorando come postdoc presso Cold Spring Harbor Laboratory, a Cold Spring Harbor nello stato di New York, sotto la supervisione del Dott. David Tuveson, pioniere nella ricerca del cancro del pancreas. Recentemente Vincenzo e i suoi collaboratori hanno pubblicato un articolo sulla prestigiosa rivista Cell in cui descrivono la messa a punto di un nuovo modello che viene considerato rivoluzionario per lo studio del cancro del pancreas. Questo modello viene chiamato ORGANOIDE. Qui di seguiro Vincenzo ha risposto a delle domande per esemplificare cosa sia un organoide e quali siano i vantaggi nell’utilizzare questo nuovo modello nello studio del cancro del pancreas.
Che cos’e un ORGANOIDE?
Un organoide e’ un sistema in coltura tridimensionale che mima la struttura e la funzione di un organo in vitro. In parole semplici puo’ essere definito un organo in miniatura. Il modello di organoide pancreatico riproduce il dotto ghiandolare del pancreas adulto, che rappresenta il compartimentio del pancreas affetto nella malattia.
Come viene creato un organoide dal tumore del pancreas?
Gli organoidi sono stati isolati dal pancreas di pazienti che sono stati sottoposti a intervento chirurgico. Partendo dal material asportato, cresciamo gli organoidi da una porzione dell’organo che e’ interessato dalla malattia e da una parte che risulta sana. Per fare questo abbiamo isolato cellule duttali sane e cancerose isolandole enzimaticamente dalla matrice extracellulare nelle quali sono racchiuse. Una volta isolate, le cellule vengono coltivate in un mezzo semisolido che contiene diversi fattori di crescita che permettono di espandere le cellule isolate in una piastra di coltura. Alla fine quando questi organoidi vengono trapiantati in topi, si sviluppano delle lesioni che ricapitolano tutti gli stadi del cancro del pancreas nell’uomo, incluso le prime fasi di sviluppo precoce del tumore.
Qual’e il vantaggio di utilizzare questo modello?
Per la prima volta possiamo coltivare le normali cellule duttali senza bisogno di manipolazione genetica. Questo ci da’ l’opportunita’ di comparare a livello molecolare cellule normali e ammalate e possiamo identificare le proprieta’ uniche della malattia. Possiamo utilizzare queste proprieta’ per disegnare nuove strategie terapeutiche e identificare nuovi marcatori biologici per una diagnosi precoce della malattia. Un altro importante vantaggio nell’utilizzo di questo modello risiede nel fatto che possiamo utilizzare una piccola quantita’ di materiale, che puo’ essere ottenuto attraverso una biopsia effettuata con un piccolo ago. La maggior parte dei pazienti con tumore al pancreas non puo’ essere soggetta a intervento chirurgico a causa dello stato avanzato della malattia. Questo fatto ha importanti implicazioni e rende impossibile ai ricercatori lo studio del tumore del pancreas. Ora grazie agli organoidi abbiamo l’opportunita’ di accedere all’intera popolazione di pazienti affetti da cancro del pancreas.
Cosa avete imparato utilizzando questo approccio?
Prima di tutto abbiamo generato organoidi dal pancreas di un topo ingegnerizzato che ricapitola la malattia nell’uomo. Abbiamo comparato i geni e le proteine espresse negli organoidi derivanti da un pancreas sano e pancreas con lesioni precoci e avanzate. In questo modo abbiamo identificato nuove molecole coinvolte nello sviluppo di questo tremendo male. Quasi tutti i geni che abbiamo identificato con questo approccio sono gli stessi che risultano alterati nei campioni umani, confermando il fatto che il nostro sistema e’ valido per lo studio di questa malattia.
Quali sono le prospettive future per l’utilizzo di questo modello?
Questo modello potrebbe rappresentare un grosso passo avanti per quanto riguarda la medicina personalizzata del cancro. Sappiamo che il tumore del pancreas e’ il piu’ letale tra i tumori perche’ e’ diagnosticato troppo tardi e non c’e nulla di efficace per poterlo combattere. Speriamo in futuro di poter testare farmaci negli organoidi derivanti da cellule di pazienti per determinare quale farmaco sia piu’ efficace. Stiamo anche cercando di identificare nuovi bersagli tramite l’analisi sistematica di molecole presenti in cellule umane normali o maligne. Sono sicuro che questo sistema ci aiutera’ a fare un importante passo avanti nella cura del cancro del pancreas.